Le scuole sono iniziate, le mense pure, forse non dovunque, perché davvero per le donne lavoratrici, l’Italia e la Campania non sono il luogo ideale e… tutti i bambini già sono incanalati nelle loro routine!

Sport, musica, allenamenti, giochi, attività, laboratori e chi più ne ha più ne metta!

Risultati? Madri stressate alla ricerca del tempo maggiormente fruttifero per rendere il bambino o la bambina maggiormente competitivi e bambini distrutti che arrivano a casa stanchi.

Da mamma e da lavoratrice, davanti alle scuole le ascolto le altre mamme che elencano con orgoglio tutte le attività alle quali i figli partecipano, i moniti per renderli autonomi, per imporgli l’adesione ai giochi di gruppo o per imporgli di… socializzare con tutti!

Insomma non c’è pace davvero! Ma oggi vorrei chieder loro… lo spazio per dire “io ci sono per te” oppure “vuoi giocare con me?” … C’è?

Oppure siamo sempre pronte a scappare?

C’è un momento di relax familiare per divertirsi un po’ e tornare alla normalità e soprattutto alla lentezza?

Prima di tutto, mamme, non abbiate fretta di far fare lo sport ai vostri bambini: prima dei 6 anni, nell’organismo dei bambini manca un enzima, il PFK, per metabolizzare gli zuccheri atti a fornire pronta energia per attività di elevata intensità.

Perciò, metabolicamente l’organismo di un bambino non è preparato a sostenere un certo ritmo e una certa intensità.

Ed infine…quanto alle attività e ai laboratori, a mio avviso vale la pena provarci da sole con i nostri figli.

Il messaggio è: “io sono qui a tua disposizione … questo è un momento solo per te….se vuoi usalo !

È un’ottima possibilità per comunicare, che può essere utilizzata oppure no… non vige nessun obbligo nel coglierla.

A voi la scelta, donne!

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