I dati Istat dicono che la popolazione italiana di età compresa tra i 25 e i 44 anni ha smesso di fare figli e ancor peggio, un sondaggio Swg, ha fatto emergere un qualcosa di ancor più allarmante e cioè che un genitore su quattro non farebbe un figlio se potesse tornare indietro.
Motivi? Crisi economica sicuramente, crisi dei valori poco tempo e molto stesso moltissimo stress e incertezza.
Questo perché le persone non impostano le loro vite in modo serio, programmatico attraverso l’equilibrio tra lavoro, famiglia e interessi personali che garantiscono benessere fisico e mentale fondamentale per resistere alle prove a cui siamo sottoposti in questo periodo storico.
Peccato davvero perché, allo stesso tempo, però, il 67% degli intervistati ha dichiarato che senza un figlio la vita di una persona è incompleta.
Avere un figlio è una delle esperienze più belle della vita, sia per gli uomini che per le donne ma, purtroppo, la via oggi è molto complessa e i sacrifici possono essere molto più pesanti in questo momento.
Io credo che sia un delitto rinunciare a cariche di amore così esplosive, uniche possono tenere in piedi con la crisi in atto.
Ho tre figli e la mia famiglia è il perno del mio benessere.
Essere insieme durante il lockdown ci ha salvati attraverso la condivisione, le attività svolte in sinergia con il sorriso, con il piacere di vivere insieme.
Ovvio, anche noi stiamo soffrendo la reclusione e l’abbassamento del trend di alcune attività, ma abbiamo al contempo scoperto quanto è bello trascorrere il tempo insieme in serenità.
Anche dal punto di vista economica per noi e per chi come noi ha impostato correttamente la vita, il periodo non è tragico!
Grazie al #METODOFORMICOLA abbiamo diversificato le nostre attività, rendendoci liberi,
ad esempio attraverso la gestione di vari siti e-commerce che ci assicurano liquidità, abbiamo imparato a vivere in famiglia, dedicando il giusto tempo alle attività condotte insieme, alle attività autonome per dedicarsi ognuno ai suoi interessi personali, al gioco, al lavoro in casa.
E’ tutta questione di equilibrio: tutta questione di METODO per vivere una vita IN EQUILIBRIO TRA LAVORO, FAMIGLIA E INTERESSI PERSONALI, il tutto condito da tantissimo amore che è la dinamo di una vita degna di essere vissuta!
È chiaro dunque che gli italiani non considerano la crisi demografica un’emergenza ma, piuttosto che associare la loro scelta di non essere mamma e papà all’irresponsabilità, sarebbe bene pensare all’insicurezza economica e alla precarietà lavorativa che caratterizza le loro vite, impedendogli di pensare in modo sereno a un possibile allargamento della famiglia.
La soluzione che gli intervistati hanno proposto per vedere il numero di nascite crescere? Innanzitutto concedere maggiori sgravi fiscali alle famiglie con figli, rendere i servizi per bambini economicamente accessibili e creare più servizi per le famiglie.
Insomma, nonostante in molti si sentano degli “eterni Peter Pan”, è chiaro che esistono anche altri tipi di problemi quando si pensa a una vita da genitore.
Quello che rimane da chiedersi è: è davvero responsabile mettere al mondo un bambino a tutti i costi, anche quando questo significa non potergli assicurare un’infanzia serena dal punto di vista economico?